Pochi ma buoni: gli aggiornamenti di aprile

In questo mese di feste e ponti siamo stati fortunati. Gli aggiornamenti non sono stati molti e ci hanno lasciato il tempo di concentrarci su questioni cruciali per questo periodo, come la promozione dei servizi turistici di langhe.net.

Yoast SEO 4.6.0

Per il plugin che si occupa di gestire l’ottimizzazione per i motori di ricerca dei vostri siti web sono migliorate le traduzioni e sono state aggiunte informazioni più dettagliate durante il processo di configurazione.

Inoltre, la versione 4.6.0 aggiunge la possibilità di contrassegnare un articolo come “cornerstone content”. Si tratta di quei contenuti centrali per un blog che definiscono i punti fondamentali della vostra attività.

Infine, sono stati risolti bug minori tra cui alcuni problemi di compatibilità con WooCommerce 3.0.

Monster Insight 6.1.7

Abbiamo già visto questo plugin nell’ultimo articolo, nel quale è stato presentato il nuovo design del software.

L’ultimo aggiornamento apporta nuove componenti aggiuntive inclusa l’AMP di Google e la possibilità di importare ed esportare le impostazioni.

Inoltre, gli sviluppatori hanno eliminato i bug relativi al monitoraggio degli eventi tramite JavaScript.

Gravity Forms 2.2.1

L’ultima versione del plugin che gestisce i nostri e vostri moduli di contatto vede ora un nuovo filtro per consentire l’attivazione o disattivazione della formattazione delle posta elettronica.

E’ stato aggiunto il supporto per gli emoji, le faccine che si usano nei messaggi per intenderci e corretto un errore presente nell’intestazione del mittente della notifica.

Gli sviluppatori hanno anche pensato alle notifiche che per sbaglio finiscono nella cartella delle Spam della nostra posta, cercando di evitare che questo accada.

Inoltre, è stato migliorato l’editor del modulo per quanto riguarda il salvataggio delle modifiche. D’ora in poi sarà necessario cliccare su tasto “aggiorna” per far si che le modifiche vengano salvate.

Infine, sono stati risolti diversi bug come la questione dei caratteri speciali negli oggetti delle email e l’errore che impediva di inserire il nome del cliente nella notifica.

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