8 consigli per rendere il tuo articolo interessante

Scrivere con frequenza e costanza nuovi contenuti sul proprio sito/blog è la miglior ricetta per mantenersi in salute sul web (leggi questo articolo “Il Re del Web” di approfondimento sull’importanza del contenuto).

Però a volte succede che ci sforziamo, ci documentiamo, scriviamo e pubblichiamo un nuovo articolo, ma ne rimaniamo delusi dal basso rendimento (poche visite sul sito, pochi “mi piace” e condivisioni sui social network, poca interazione con i lettori).

In questo articolo ti diamo 8 consigli pratici per rendere il tuo articolo interessante ed attraente.

I cercatori impazienti

E’ stato dimostrato già nel 1997 che sul web il 79% delle persone preferisce “spulciare” piuttosto che leggere l’intero contenuto.

Cosa vuol dire?

Se un utente sta cercando informazioni sul vitigno del barbera e finisce sull’articolo del tuo blog non si metterà a leggerlo dalla prima all’ultima riga, ma nel giro di pochi secondi farà scorrere il testo per vedere se l’informazione che cerca è contenuta nel tuo scritto.

Se non riesce a trovarla continuerà la ricerca su altri siti abbandonando (forse per sempre) il tuo.

Chi utilizza internet ha un atteggiamento da predatore, di ricerca attiva: quasi incondizionatamente ci si sposta da un sito all’altro alla ricerca dell’informazione giusta.

Questo è in contrasto con la TV (che ci ha cresciuto ed abituato a tutt’altro) dove l’utilizzatore è invece passivo, una preda che subisce l’informazione.

Ecco quindi i nostri 8 consigli per rendere il tuo articolo di più facile consultazione:

1. Usa gli “a capo”

Anche un contenuto molto complesso può essere di facile consultazione. Spezza il tuo testo in vari paragrafi. Cerca di parlare in ogni paragrafo di un solo concetto e di non dilungarti per più di 3-4 righe.

2. Spezza il tuo contenuto con sottotitoli convincenti

Scegli un titolo forte per il tuo articolo: è quasi come una promessa da fare ai lettori (vedi il titolo di questo articolo).

Scegli invece sottotitoli più pragmatici e tecnici: con i sottotitoli puoi spezzare il tuo articolo in più sezioni. Per il sottotitolo usa l’intestazione h3, come hai visto durante la nostra formazione (vedi l’esempio di questo articolo).

Una volta scritti tutti i sottotitoli dei vari paragrafi prova a rileggerli.

Immedesimati nel classico lettore che saltella qua e là in rete: se leggesse solo un sottotitolo del tuo articolo si fermerebbe a leggere il contenuto del paragrafo?

3. Usa elenchi puntati

  • Creano sempre interesse.
  • E’ un modo affascinante di esporre il tuo contenuto (anche a livello di scrittura perché ti obbligano a spezzare l’informazione in punti salienti).
  • Il lettore li visualizza immediatamente perché sono visivamente diversi dal resto della pagina.

4. Metti la didascalia alle tue immagini

Le didascalie delle immagini sono i primi contenuti ad esser letti

Le didascalie delle immagini sono i primi contenuti ad esser letti

Le didascalie sono i primi contenuti ad esser letti. L’occhio cade prima sulla fotografia e di conseguenza sul testo della didascalia che la spiega.

La foto di una vigna senza didascalia racconta poco. Di vigne al mondo ce ne sono milioni (guarda qui).

Il lettore potrebbe anche sospettare che sia una foto scaricata da internet. Con una didascalia informale e personale la fotografia “diventa tua” (es. la “nostra vigna Del Bric sotto la piaggia”).

5. Aggiungi link interni ed esterni

I collegamenti interni al vostro sito permettono al lettore di approfondire (con facilità) l’argomento.

Facciamo un esempio stando sempre sull’argomento vigna: hai scritto un articolo sulla vendemmia e in un paragrafo parli di quanto è stata importante la potatura invernale.

Logicamente non ti puoi soffermare troppo a raccontare della potatura, in fondo stai parlando della vendemmia, però se sul tuo blog hai già scritto un articolo sulla potatura potrai fare un link interno.

Diventerai per quel lettore una fonte autorevole, “uno che ne sa”, idem per Google e per altri motori di ricerca che apprezzano molto la presenza di link interni.

I collegamenti esterni (a siti molto famosi, vedi wikipedia) dimostrano invece che hai studiato l’argomento e che permetti al lettore di approfondire anche su altre fonti.

6. Usa una formattazione strategica

Enfatizza il concetto centrale del tuo paragrafo utilizzando il grassetto. Il lettore capirà immediatamente di cosa stai parlando.

Di contro non evidenziare frasi intere con il grassetto, altrimenti ne vanifichi l’efficacia. Non scrivere mai tutto in maiuscolo: il testo diventa poco leggibile e fastidioso da consultare.

7. Sfrutta la potenza dei numeri

Se l’elenco puntato colpisce l’occhio del lettore per la sua visualizzazione e grafica differente rispetto al corpo del testo, gli elenchi numerati “ipnotizzano” la mente.

Creano una sottile dipendenza: chi inizia a leggere il consiglio n.1 e poi il n.2, quasi sicuramente li leggerà tutti fino al n. 8.

8. Guarda il tuo articolo in modalità “spulciatore”

Hai spezzato l’articolo in vari concetti/paragrafi, usato elenchi puntati e numerati, messo la didascalia alle immagini, aggiunto link e grassetto alle parole chiave?

Bene, adesso prima di pubblicare il tuo articolo prova ad immedesimarti nel 79% degli utilizzatori del web.

Scorri velocemente il tuo articolo, salta da un punto all’altro, leggi solo alcuni sottotitoli o parti in grassetto e prova a capire se riuscirai a convincere lo “spulciatore seriale del web”a trasformarsi in lettore affezionato.

Consigli Bonus

Se hai un concetto molto corposo spezzalo in più articoli

Così facendo la lettura sarà più veloce e piacevole; inoltre sarà un ottimo modo per invitare il tuo lettore a tornare sul tuo sito per leggere gli altri articoli (un po come per le puntate di un telefilm).

Metti sempre la conclusione (o il punto centrale del tuo discorso) nel primo paragrafo

Sembra un paradosso, ma così facendo permetti al lettore di capire immediatamente il tuo punto di vista. Nei paragrafi successivi entrerai nello specifico della questione, permettendo al lettore di approfondire il discorso.

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