Google Adwords, come si imposta una campagna vincente?

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Anche tu hai provato a usare i 75€ di credito regalati da Google per invogliare le aziende a usare AdWords, ma non sei riuscito a cavarne un ragno dal buco?

Oppure ancora peggio, hai pagato qualcuno per lanciare la tua campagna e hai avuto l’impressione di continuare a gettare soldi in un pozzo senza fondo, senza riuscire ad ottenere dei risultati tangibili?

In pratica, sei anche tu uno di quelli che dice: “AdWords NON FUNZIONA!”?

Allora vorrei che ti fermassi un attimo a pensare.

Credi davvero che se AdWords, la principale fonte di guadagno di Google, fosse una frode, il gigante californiano sarebbe arrivato a tirarci fuori centinaia di miliardi di dollari in fatturato?

Seriamente… uno può vendere un prodotto farlocco per un po’ di tempo, ma ad un certo punto verrebbe smascherato.

Quindi magari non è AdWords che non funziona… magari sono le tue campagne che non sono state gestite correttamente.

Di seguito qualche consiglio su come impostarle.

Concetti chiave

Google Adwords è una piattaforma Pay per Click, forse la più conosciuta per la pubblicità online.

Pay per Click equivale a dire pagamento a click che a sua volta equivale a:

“non spreco soldi ma pago solo quando un utente è effettivamente interessato ai miei annunci”.

Questo mi permette di investire i soldi in modo oculato e non sperperarli in iniziative dal dubbio ritorno.

Una delle particolarità di AdWords è che i suoi annunci vengono mostrati in base a cosa una persona cerca sul motore di ricerca di Google e dei suoi partner.

In pratica i tuoi annunci vengono mostrati solo quando l’utente sta dimostrando un interesse attivo al nostro prodotto/servizio.

Ci sono statistiche abbastanza precise al riguardo. Per le ricerche con “intenzione di acquisto” (quindi quando un utente cerca per comprare / prenotare / farsi fare un preventivo), le tre pubblicità AdWords catturano circa il 40% dei click totali della pagina.

Ma c’è di più. Tecniche come il remarketing consentono di aumentare il tasso di conversione del 600%, e di tagliare i costi per generare un nuovo contatto / ordine / prenotazione del 50%. Quasi scontato, visto che Google tra ricerca, partner e rete display riesce a raggiungere oltre l’80% degli utenti totali di internet.

Infine, essendo un prodotto Google, AdWords può contare su:

  • 35 miliardi di ricerche al giorno
  • Centinaia di migliaia di siti partner
  • Una stretta integrazione con altri prodotti Google
  • Una piattaforma consolidata, usata da milioni di utenti

Come si imposta una campagna?

Partire con il piede giusto è il miglior modo per affrontare una campagna.

Per spiegare i vari passi necessari alla sua creazione,  faremo l’esempio di un contadino che vuole pubblicizzare i suoi prodotti.

L’offerta

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La prima cosa da selezionare è l’offerta che voglio promuovere. Se vendi mele e patate, nella campagna non c’è spazio per tutte e due.

Ad una campagna deve sempre corrispondere un’offerta ben precisa, in questo caso le mele OPPURE le patate.

Inoltre, è necessario decidere che cosa l’utente dovrà fare una volta arrivato sulla pagina dell’offerta: dovrà cercare il tuo indirizzo email o il tuo numero di telefono e poi contattarmi con quelli?

Oppure ci sarà un modulo che potrà compilare per chiederti delle informazioni?

Oppure ancora ci sarà un sistema di e-Commerce che gli permetterà di completare l’acquisto direttamente sul sito?

Queste sono domande importantissime, perché vanno a determinare il modo in cui potrai calcolare il ritorno di investimento (e a seconda del metodo che scegli potrebbe addirittura risultare impossibile farlo) , e perché determinano i passi successivi da intraprendere per la…

…preparazione del Sito

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Faresti dei volantini per un negozio che non ha ancora il riscaldamento, gli infissi, la corrente elettrica e magari ha ancora il bianco da dare? Probabilmente no.

Allo stesso modo, perché una campagna sia effettiva, il sito web, e soprattutto la pagina su cui “atterreranno” i visitatori, deve essere pronto per accoglierli.

Per prima cosa, è altamente consigliabile che la pagina sia “responsive“, cioè in grado di adattare i contenuti ai piccoli schermi di telefoni, tablet ecc: il 40% del traffico arriva ormai da questi dispositivi e il nostro sito deve essere in grado di offrire una buona esperienza utente anche ai navigatori che ci visitano da li.

Altrimenti rischiamo di sprecare dei soldi.

La pagina su cui atterrano i visitatori (la landing page), deve essere comunicativamente efficace: i miei visitatori devono sapere perché le mie mele sono più buone delle altre, quali sono le loro qualità, devono insomma avere un buon motivo per volerle comprare.

Tutte queste informazioni devono poi essere impacchettate in una forma che non sia autoreferenziale, ma che al contrario risulti interessante, coinvolgente e magari anche un po’ divertente.

In ultimo, deve risultare estremamente chiara l’azione che l’utente deve intraprendere: che sia un acquisto su un e-commerce, o una richiesta di preventivo o di prenotazione delle camere, il visitatore non deve mai chiedersi “e adesso, cheffaccio?”.

Caratteri grandi, grafica pulita, e segni come frecce e icone sono tutti elementi che aiutano il navigatore a terminare con successo la sua permanenza sul nostro sito.

Per quanto possa sembrare banale, questo aspetto è molto importante. E’ necessario guidare l’utente attraverso il processo di scelta e acquisto nel modo più fluido possibile, senza frizioni inutili: quindi niente click non necessari, animazioni noiose, musica, bottoni nascosti e simili.

La pagina, molto semplicemente, deve dire:

Questo è quello che faccio / vendo

Clicca qui per comprarlo

Il tipo di pubblicità

Adwords si articola in 3 diverse categorie di pubblicità

  • Adwords per la ricerca (la nostra preferita), che mostra gli annunci direttamente sulla pagina dei risultati di ricerca di Google
  • Adwords per i siti partner, che mostra gli annunci di testo su siti più o meno attinenti con la nicchia di mercato dell’offerta pubblicizzata
  • Adwords display, che mostra sui siti partner annunci composti da immagini e animazioni.

Ogni tipologia funziona secondo logiche tutte sue, quindi per ottimizzare al meglio la campagna è necessario sceglierne un solo tipo, ed escludere gli altri.

Il nostro piccolo manuale proseguirà con le istruzioni su come creare un annuncio Adwords per la ricerca.

Target & Budget

Una volta scelto il tipo di pubblicità, va selezionato il target geografico e linguistico. Anche qui, ad ogni singola campagna va fatto corrispondere un target linguistico (e se necessario anche geografico).

La nostra campagna avrà quindi assunto una struttura del tipo “Mele – Ricerca – Italia”.

Per quanto riguarda il budget, consigliamo di investire almeno 250€ al mese. Se si è agli inizi, si può anche lasiare la bid automatica proposta dal sistema.

Parole chiave

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Una volta impostato il budget, arriva il momento di selezionare le parole chiave.

Adwords mette a disposizione uno strumento che permette di calcolare il numero (approssimativo) di ricerche mensili per certi termini, il costo ipotetico per click, e la concorrenza per quel termine.

Nel nostro caso gli esempi potrebbero essere:

“Comprare mele Online”
“vendita mele Online”
“negozio di mele”
“offerta mele”

Le parole chiave dovrebbero essere il più specifiche possibile: più i termini sono precisi, meno click inutili riceveremo (click che poi non si trasformano in contatti o acquisti), meno spenderemo e più la nostra campagna sarà redditizia.

Una volta raccolte 5-6 idee con un buon volume di ricerca, è arrivato il momento di strutturare la campagna vera e propria.

Gruppi di Annunci

Le parole chiave selezionate diventeranno i nostri gruppi di annunci.

Ogni gruppo di annunci ha quindi una sola parola chiave (o piccole variazioni della stessa). Questa strutturazione rigida serve in fase successiva per ottimizzare la campagna.

Annunci

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In ogni gruppo di annunci andremo poi a creare gli annunci veri e propri (ovvero quello che poi vedranno effettivamente le persone sulla pagina di ricerca).

Un annuncio è composto da:

  • Titolo
  • Linea di testo 1
  • Linea di testo 2
  • URL visualizzato
  • URL di destinazione

Il titolo viene mostrato in un colore diverso dal resto del testo: è la prima cosa che salta all’occhio dell’utente e di conseguenza deve essere accattivante e convincente abbastanza da far continuare la lettura dell’annuncio.

Le due righe di testo servono per contenere il testo vero e proprio, mentre invece l’URL visualizzato è l’URL che viene mostrato agli utenti.

Per il titolo, per le due linee di testo e per l’URL visualizzato è necessario rimanere entro un certo numero di caratteri imposti dal sistema. Inoltre, è consigliabile inserire in questi campi le parole chiave collegate al gruppo di annunci: questo aiuterà l’annuncio a posizionarsi meglio.

Nel campo URL di destinazione va invece inserito l’indirizzo della pagina su cui si vogliono mandare le persone che cliccano sul nostro annuncio.

Integrazioni

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L’integrazione più interessante è quella con Google Analytics, il software di gestione delle statistiche. Se colleghiamo l’account di Adwords con l’account di Analytics vedremo comparire una serie di nuove schermate dedicate alla pubblicità.

Da qui potremo vedere quante visite ci ha portato la campagna, con la possibilità di isolare i gruppi di annunci e i singoli annunci.

Se abbiamo impostato un “Obiettivo” (e vi consiglio caldamente di farlo), avremo la possibilità di vedere quali annunci, gruppi di annunci, o parole di ricerca hanno portato il maggior rendimento: in soldoni possiamo capire quali annunci (o parole chiave) stanno effettivamente “funzionando”, portandoci nuovi contatti, richieste di preventivo, acquisti ecc.

Infine, attraverso un codice di monitoraggio delle conversioni, fornito da Adwords e installato sulle nostre pagine, avremo modo di visualizzare i click “convertiti” direttamente nell’interfaccia di Adwords.

Perché è importante questo aspetto? Perché se hai seguito bene tutti passi necessari (sito pronto, campagna impostata a dovere, obiettivo in Analytics), riuscirai a calcolare esattamente quant’è il ritorno economico che la campagna ti sta portando.

Con questi dati, potrai prendere delle decisioni in modo informato e cosciente.

Alzare il budget? Si se la campagna ha un buon tasso di rendimento, no se invece ha delle performance scadenti.

Chiuderla definitivamente? Si se ti accorgi che dopo una serie di ottimizzazioni la campagna continua ad essere in perdita, no se invece la spesa è ragionevole in funzione dell’aumento del fatturato che stai ottenendo.

Conclusioni

AdWords non è uno strumento facile da usare, ma ha decisamente le carte in regola per essere un investimento molto redditizio.

Non solo mostra la tua pubblicità esclusivamente a chi è interessato ai tuoi prodotti, ma, se impostato nel modo giusto, ti permette anche di capire quanto stai guadagnando a fronte delle spese che sostieni.

Non sei sicuro di essere capace a gestire una campagna AdWords da solo, oppure stai riscontrando delle difficoltà?

Contattaci e facciamo due parole sull’argomento, magari riusciamo a darti una mano.

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